Pittura

Arte Sacra

In questa raccolta di opere pittoriche presentiamo il tema dell’arte sacra interpretato da Gottardi.
La sacralità di questi dipinti viene delineata nelle minuziose incisioni delle aureole, nei manti e nei copricapi delle figure come simboli di un amore autentico.
Il senso di maternità come valore universalmente riconosciuto, svincolato da ogni dogma viene reso attraverso gestualità naturali: rassicuranti abbracci, baci delicati e teneri sguardi.
Ci troviamo davanti ad opere in cui vengono raffigurate Madonne, ma prima di tutto Madri nell’intimo incontro con il figlio.
La passione del Cristo, poi, viene mostrata come segno positivo del sacrificio per l’umanità e non nell’atto cruento della morte.
Una religiosità che è si cristiana, ma anche laica racchiusa nei valori del sacrificio e dell’amore verso l’altro

Il Cavallo

Le opere qui presenti sono dedicate al cavallo, soggetto che fin dagli esordi è stato protagonista negli affreschi di Gottardi.
Un animale interpretato dai più grandi maestri e che qui l’artista ritrae in pose e dinamiche libere: un cavallo senza cavaliere, che mostra le sue masse muscolari in una dinamica divisionista e futurista, pur mantenendo l’emozione del reale.
Il collo, la criniera e la coda nei loro impeti graffiti sono elementi che danno equilibrio e forza al movimento, grazie anche al gioco di luce ed ombra che si crea nelle campiture a contatto con la rugosità della sabbia.
L’omaggio dell’artista a questo animale va oltre l’universo pittorico, toccando la sua stilizzazione massima nel modellato tridimensionale come si può evincere nella scultura.

La figura

Presentiamo qui una raccolta di opere dell’artista dedicate al tema della figura umana.
Fin dagli esordi Gottardi dipinge sensuali ed eteree figure femminili distese su sontuosi panneggi incisi e coperte da veli ricamati.
L’inserimento di queste “odalische” all’interno di architetture moderne e/o paesaggi acquatici crea scenografici sfondi e ambientazioni fantastiche .
Nell’ultimo periodo si è dedicato a studi anatomici raffigurando sagome in pose irriverenti e gestualità quotidiane di alcune parti del corpo.
Attraverso la tecnica mista a fresco, che l’artista utilizza, queste emergono da un fondo di sabbia attraversate da bagliori di luce.
L’artista ha voluto raccontare in particolare le mani, come simbolo del fare, del lavoro, dell’incontro nella solidarietà umana, affinché diventino monito positivo per chi le osserva.

L’Accelerazione della Forma

L’albero nel Paesaggio

Un possente albero, un intreccio, uno snodarsi di radici, un orizzonte, è questo l’ulivo di Gottardi.
Nei paesaggi dell’artista la raffigurazione della pianta dell’ulivo è costante: a volte nella solitudine dei suoi rami materici, altre volte collocato in un paesaggio appena abbozzato, altre ancora in dialogo con piante e paesaggi silenti.
Un ulivo sempre e comunque contorto, articolato, vissuto, secolare, che custodisce nelle sue radici la conoscenza dei luoghi e della terra in cui è cresciuto.
Una pianta imponente, longeva che però produce frutti piccoli, ma preziosi.
Un racconto sull’ulivo che Gottardi fa a partire dal disegno a grafite, per passare all’acquarello fino ad approdare alla sua tecnica mista a fresco in cui l’ulivo diventa plastico, un altorilievo che esprime nel tronco e nei rami l’autentica forza della natura.

L’informale nel Colore

Linee morbide e forme immaginarie entrano in dialogo con i colori, divertendosi con questi a creare fluttuanti movimenti.
Le opere di Gottardi raccolte in questo estratto raccontano una fase artistica nella quale il colore prende il sopravvento sulle forme, pur mantenendo l’identità del segno.
L’artista si accosta al mondo informale attraverso un evidente richiamo al divisionismo e al futurismo: una forza dinamica che sprigiona la propria energia attraverso le pennellate di vivaci campiture.
Detto ciò non significa che l’identità dell’artista venga meno in queste opere, ne sono esempio i pittogrammi, opere in cui la ricerca personale è lampante: dalla sabbia emergono simboli degli antichi indiani d’America che dialogano con i segni contemporanei. Gottardi compie un’ inconscia operazione, che muta la visione del tempo storico: è l’antico che cela sotto la materia il moderno e non viceversa.
Un suggerimento, forse, da parte dell’artista a non dimenticare che la memoria del passato può essere monito per il futuro.